Datome: “Ha vinto la squadra migliore”. Djordjevic: “Italia avversario duro, Bogdanovic è un campione”

Le parole dei protagonisti di Italia-Serbia.
“L’obiettivo della partita era quello di cercare di commettere meno errori possibili e siamo riusciti a farlo per gran parte dell’incontro” – queste le prime parole in conferenza stampa del capitano Gigi Datome, dopo una partita non ai suoi massimi livelli – “Dovevamo essere bravi a punirli ad ogni loro possibile svista. Credo che alla fine i valori in campo siano venuti fuori e penso che abbia vinto la squadra migliore.” Poi, un pensiero anche al futuro prossimo della truppa azzurra: “Siamo felici di esserci qualificati al turno successivo e stiamo pensando già alle prossime partite che, fondamentalmente, saranno dei ‘win or go home’.”
“Sapevamo che sarebbe stato molto complicato giocare contro la Serbia perchè i loro lunghi sono molto forti e sono bravi a far girare la palla per creare degli ottimi tiri dal perimetro. Noi non abbiamo giocato male, abbiamo creato buoni tiri, ma alla fine il loro strapotere fisico è venuto fuori.” Riassume così la partita coach Meo Sacchetti, che a proposito del terzo quarto, in cui l’Italia ha concesso 16 tiri dalla lunetta dic: “È stato difficile marcarli, abbiamo provato a tenere una difesa fisica, ma abbiamo commesso molti falli e loro sono stati bravi a segnare tutti i tiri liberi”.
Un soddisfatto Nemanja Bjelica: “Questa era una partita molto importante per noi e all’inizio, infatti, eravamo un po’ nervosi, poi, però, abbiamo dimostrato di essere la squadra migliore. Loro hanno giocatori importanti all’interno del loro roster, anche con esperienza in NBA, e hanno giocato bene, ma noi abbiamo avuto sempre il pallino del gioco in mano.”
Arrivano i complimenti alla nazionale italiana anche dall’allenatore della Serbia, Sasha Djordjevic: “Questa era la terza volta che affrontavamo l’Italia negli ultimi 20 giorni e avevo detto che non sarebbe stato facile vincere ancora contro di loro. Nelle precedenti due partite non erano al completo e, infatti, oggi hanno dimostrato di avere tanta qualità e tanto orgoglio in più, segnando tantissimi canestri complicati, soprattutto nel primo tempo. Non abbiamo mai smesso di difendere, grazie all’apporto di Lucic e abbiamo capitalizzato in attacco nel terzo periodo con il nostro capitano, Raduljica. Non sono contento del numero di palle perse e della reattività nei duelli individuali, spero serva ai nostri giocatori più giovani.”