San Antonio vince il derby texano, bene i Warriors senza Curry, vincono anche Lakers e Pelicans, passo falso per Phila e OKC

New Orleans Pelicans (6-6) vs Phoenix Suns (2-10) 119-99
Arriva l’ennesima sconfitta per i Suns, la decima stagionale, che si fanno dominare a piacimento dai Pelicans. Partita senza storia con New Orleans che scappa subito nel primo quarto, chiuso 33-26, e non si gira più indietro fino alla sirena finale. Anthony Davis torna finalmente sui suoi livelli con una prestazione da 26 punti e 13 rimbalzi, aiutato da un solido Julius Randle in doppia-doppia da 22 punti e 15 rimbalzi. Per Phoenix, condannata dal tiro da 3 (10/36), ci sono i 25 di Warren e la doppia doppia da 20+12 di Ayton.
Chicago Bulls (4-9) vs Cleveland Cavaliers (1-11) 99-98
“Non c’è mai fine al peggio” e questo sembra quanto mai vero per i Cavs, di questo inizio di stagione, reduci dall’undicesima sconfitta su dodici partita e dall’ultimo posto a Est. A inguaiare ancor più Cleveland e l’ennesima L, patita a Chicago con i Bulls di un sempre più sorprendente LaVine (24 punti e 8 rimbalzi), nonostante i Cavaliers fossero riusciti a rimettere in piedi una partita che sembrava già decisa nel primo quarto, ma poi persa nuovamente nell’ultima frazione. Gli unici a salvarsi in casa Cavs sono Thompson, Sexton (finalmente convincente) e Hood, tutti sopra i 20 punti.
Memphis Grizzlies (7-4) vs Philadelphia 76ers (8-6) 112-106
I Grizzlies vincono alsupplementare con i 76ers dopo una partita abbastanza combattuta nei canonici quattro quarti, ma con un tempo supplementare stravinto dagli uomini di Memphis. Phila scappa via sia nel secondo quarto (+16), che nell’ultimo, ma viene ripresa in entrambi i casi, (grazie anche a un super Mike Conley da 32 punti) quella decisiva nell’ultimo minuto di gioco con Temple che impatta sul 102 pari. Nei 5 minuti decisivi Philadelphia segna solo 4 punti, complici anche gli errori di Embiid, e consegna difatto la vittoria nelle mani degli uomini di Fizdale.
Miami Heat (5-7) vs Whashington Wizards (3-9) 110-116
La partita del American Airlines Arena si decide tutta nell’ultimo quarto, quando Washington scappa via con un parziale di 10-0, dopo aver rincorso per tutta la partita, e porta a casa la terza W stagionale. Fondamentali per i capitolini i 28 con 9 assist di Wall, i 36 punti equamente distribuiti tra Rivers e Beal e le doppie doppie di Howard e Green. Miamisi mangia le mani per una partita persa dopo aver dominato, grazie ai 28 di Richardson e al career-high (22) di McGruder.
Golden State Warriors (11-2) vs Brooklyn Nets (6-7) 116-100
Partita scontata alla Oracle Arena con i campioni in carica che hanno la meglio su dei comunque combattivi Nets. I Warriors, privi di Curry, hanno comunque un Durant sfrenato che ne mette 28 in soli trenta minuti giocati e un Klay Thompson da 24, oltre ali 27 di Quinn Cook, back-up del numero 30. Per i Nets una partita complicata, ma onorata al massimo soprattutto da un Joe Harris da 24 punti con 9/12 dal campo.
San Antonio Spurs (7-4) vs Houston Rockets (4-7) 96-89
La partita della notte è il derby texano che si svolge a San Antonio. A uscirne vincitori sono proprio di padroni di casa, che sfruttano l’orrenda serata al tiro di Houston (30/90 complessivo e un sanguinoso 9/41 dall’arco), subendo solo a tratti il gioco offensivo dei Rockets. L’uomo copertina del successo è un ritrovato LaMarcus Aldridge da 27 punti e 10 rimbalzi, che fa meglio anche di James Harden (25), e trascina al settimo successo stagionale i suoi.
Dallas Mavericks (4-8) vs Oklahoma City Thunder (7-5) 111-96
Dopo i sette successi consecutivi i Thunder vengono fermati all’American Airlines Center da Luka Doncic e compagni. Partita combattuta solo per i primi 12 minuti, poi Dallas scappa via con un mega parziale da 29-8 e controlla tranquillamente fino al termine. Sugli scudi per i padroni di casa Doncic (22 punti, 8 assist e 6 rimbalzi) e Barea (21 punti); per OKC troppo poco le doppie doppie (entrambe da 20+13) di George e Adams.
Sacramento Kings (7-6) vs Los Angeles Lakers (6-6) 86-101
I Lakers sembrano aver trovato una quadratura di squadra e lo dimostrano in una partita che non era affatto semplice, contro la vera sorpresa di questo inizio di stagione. LA comanda per tutta la partita, grazie a un LeBron da 25 punti (e convincente anche con il tiro da fuori), e allunga anche nel finale con le seconde linee. I Kings perdono la terza partita delle ultime quattro, ma si godono comunque un DeAron Fox da 21 punti.