PAGELLONE: EP.2 – BOSTON CELTICS
VOTO: 6+
A Boston non è successo molto durante quest’estate, visto che i veri colpi di mercato sono arrivati durante i play-off, nei quali i Celtics hanno scoperto e riscoperto le doti da leader di Jaylen Brown, Terry Rozier e, soprattutto, di Jayson Tatum.
L’ossatura di quelli del Massachussets sarà la stessa dell’anno passato: tornerà in cabina di regia Kyrie Irving, dopo l’infortunio che lo ha tagliato fuori dai giochi nella seconda parte di stagione; ci saranno i già citati Tatum e Brown, a garantire punti, freschezza e atletismo; ci sarà Al Horford, che nella città del Tea Party sta vivendo una seconda giovinezza.

Dopo un lungo tira e molla, anche Marcus Smart, la vera anima difensiva dei Verdi, è stato confermato con un contratto quadriennale da 52$ milioni, con il quale viene sfondato il muro della Luxury Tax, che non dovrebbe essere però un problema per una squadra destinata a rimanere nell’èlite del basket d’oltreoceano ancora per molti anni.
La vera novità di stagione sarà Gordon Hayward che, dopo il terribile infortunio patito nella prima uscita stagionale dello scorso anno, sta pian piano tornando e già durante il training-camp ha fatto vedere progressi importanti. Per dargli fiducia e per non perdere pedine importanti sul mercato, Boston in estate ha deciso di non andare all’attacco di Kawhi Leonard, e ora la scelta potrebbe rivelarsi essere stata quella corretta.

Il Draft solitamente, per le squadre di alto calibro, è il momento in cui fare una scommessa e puntare il proprio penny su qualcuno: i Boston Celtics lo hanno speso per Robert Williams, ala grande (che all’occorrenza può giocare anche da centro) chiamata alla 27 e proveniente dall’università di Texas A&M; giocatore in perfetto stile Celtic che fa delle letture difensive e del posizionamento a rimbalzo il suo punto forte.
L’obiettivo dei Boston Celtics quest’anno è uno solo: raggiungere le Finals. Con l’uscita di scena di Lebron, gli avversari rimasti sono Philadelphia, Toronto e Milwaukee, ma Boston si fa preferire a entrambe per storia, cultura del lavoro, profondità del roster e anche per quel fuoriclasse seduto in panchina, che risponde al nome di Brad Stevens. Insomma, a 9 anni dall’ultima volta, ora i Celtics sono veramente pronti per tornare sul palcoscenico più importante a fine stagione.
QUINTETTO: Irving-Brown-Tatum-Horford-Baynes
In attesa di vederli in campo, ecco il meglio dello scorso anno dei Verdi: